Nell’ultima mail del 20 Settembre 2013, Simone Zaniol ci informava di essere stato ingaggiato come batterista dalle Dómisol Sisters, una formazione vocale femminile di Valencia (Spagna), specializzata nel riproporre con impeccabile professionalità le canzoni americane, specialmente swingate, degli anni Trenta e Quaranta: il periodo che rappresenta per noi lescaniani l’età dell’oro della musica leggera internazionale, particolarmente quella di impronta jazzistica, sia vocale che strumentale.
Ora le Dómisol Sisters, la cui notorietà è in costante ascesa grazie a una nutrita serie di concerti di successo, hanno inciso il loro primo CD, intitolato Get on Board! e prodotto (nonché venduto) in proprio. Esso contiene 13 brani, quasi tutti evergreens tra i più meritatamente famosi del canzoniere americano. Brani rivisitati, come è giusto, con un occhio di riguardo per la tradizione interpretativa classica, dove le Andrews Sisters rappresentano un modello imprescindibile per ogni gruppo femminile, ma anche piacevolmente ringiovaniti grazie all’innesto di elementi mutuati, specie per quanto concerne gli arrangiamenti, da epoche e stili diversi. Insomma un felice connubio tra passato remoto e passato prossimo, reso possibile da quel senso della misura e del buon gusto che le Dómisol possiedono d’istinto e che qui si fa decisamente apprezzare.
In effetti le voci delle quattro ragazze (Paula, Elena, Mireia e Carla), cui se ne aggiunge talvolta una quinta (Mariajo) sono belle, ben affinate e perfettamente atte a fondersi tra di loro. Tale affiatamento, senza dubbio frutto di doti naturali, ma anche di chissà quanto studio, è il pregio costante di tutte le 13 incisioni, tanto nei momenti più dolci e sognanti, quanto in quelli più scatenati, in cui è essenziale tirar fuori ritmo e swing, ma sempre con impeccabile autocontrollo. Non da meno sono i tre musicisti titolari che accompagnano le cantanti: il pianista Eduardo, il contrabbassista Jaume e il batterista Simone. Quest’ultimo si produce in un bel break in Sing, Sing, Sing, nel quale traspare la sua ammirazione per l’inarrivabile Gene Krupa, che incise il brano nel ’37 con l’Orchestra di Benny Goodman. Eccellenti anche i cinque musicisti che, nel ruolo di guest stars, impreziosiscono la metà dei brani.
In conclusione un CD che non può mancare nella discoteca di tutti coloro che amano questo repertorio e, stanchi alla fine di ascoltare per la …esima volta le incisioni storiche lasciateci dai grandi interpreti del passato, desiderano rinnovare il piacere di deliziarsi con questi capolavori ascoltandoli in nuove interpretazioni che abbiamo, come queste, il duplice merito di coglierne sì lo spirito autentico, ma con in più la freschezza dell’entusiasmo giovanile: quello che sfoggiano appunto tutti gli artisti cui si deve la realizzazione di Get on Board!
La Redazione
27 Febbraio 2014
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